"Se un pazzo guida sul marciapiede della Kurfürstendamm, come pastore non posso limitarmi a seppellire i morti e consolare i parenti: devo strappare dal volante l'autista". Con queste emblematiche parole, Bonhoeffer sintetizzò nel carcere di Tegel le molteplici ragioni che lo avevano spinto a collaborare all'organizzazione del complotto contro Hitler. Avvalendosi delle testimonianze di Renate Bethge, nipote di Bonhoeffer, di Eberhard Bethge, suo amico e biografo, di Gaetano Latmiral, suo compagno di prigionia, nonchè di Albrecht Schönherr, suo allievo, gli autori tracciano il "percorso verso la Resistenza" di un teologo pacifista che decise per l'azione e diventò un simbolo della resistenza cristiana.