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L?intercessore divino
?Ges? era stato in disparte a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli. Egli disse loro: Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano; e perdonaci i nostri peccati, perch? anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore; e non ci esporre alla tentazione. Poi disse loro: Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: Amico, prestami tre pani, perch? un amico mi ? arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quello dal di dentro gli risponde: Non darmi fastidio; la porta ? gi? chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso alzarmi per darteli, io vi dico che se anche non si alzasse a darglieli perch? gli ? amico, tuttavia, per la sua importunit?, si alzer? e gli dar? tutti i pani che gli occorrono. Io altres? vi dico: chiedete con perseveranza, e vi sar? dato; cercate senza stancarvi, e troverete; bussate ripetutamente, e vi sar? aperto? (Luca 11:1-9).
Troppi di noi frequentano chiese dove non si prega, guidate da pastori che non pregano, che operano con anziani e diaconi che non pregano. Sentiamo sermoni ineccepibili e teologicamente corretti portati sul pulpito dopo una settimana di preparazione senza preghiera. Eppure non abbiamo alcun diritto di lamentarci. Sediamo sui banchi di chiesa come persone che non pregano e conducono vite senza preghiera in un mondo che ha un disperato bisogno di preghiera appassionata.
Fu la preghiera che spinse i discepoli a chiedere apertamente a Ges?: ?Insegnaci a pregare?. Avevano sentito Ges? insegnare ma non gli chiesero di insegnar loro a insegnare. L?avevano visto compiere miracoli, ma non gli chiesero di insegnar loro a guarire. Gli chiesero di insegnar loro a pregare.
Questa generazione sembra chiedere: ?Signore, rendimi un grande insegnante pieno di talento e di eloquenza. Dio, dammi la potenza di guarire?. Sono desideri belli, ma siamo meno propensi a chiedere ci? che chiesero quegli amici di Ges?: ?Insegnaci a pregare?. Credo che fecero tale richiesta perch? erano alla presenza di Ges? e sentivano le preghiere ardenti, appassionate dell?intercessore divino. Se avessimo potuto essere l? e ascoltare anche noi non ho dubbio alcuno che la nostra passione sarebbe stata spronata allo stesso modo.
Il noto brano di Luca che ho posto in apertura ? conosciuto come il Padre Nostro. Alcuni anni fa in alcune zone di questo paese gli spettatori delle partite di football delle scuole superiori erano soliti recitare ad alta voce il Padre Nostro prima dell?inizio della partita. Il Padre Nostro ? radicato nella nostra societ? e la maggior parte dei membri di chiesa lo conoscono bene. Nella prima infanzia impariamo a recitare: ?Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome?. ? quasi il nostro inno nazionale spirituale.
Ma sebbene la maggior parte delle persone abbia familiarit? con questo brano, soltanto pochi sono consapevoli che insegna qualcosa di pi? che la mera recitazione di una preghiera imparata a memoria. Uno studio pi? attento mostra qualcosa di pi? profondo, qualcosa di avvincente e prezioso, qualcosa che va al di l? delle singole parole che compongono il Padre Nostro. Ges? svela questo messaggio implicito, nascosto, in una parabola rivolta ai suoi discepoli. Egli desidera che la sua sposa desideri imparare a condurre una vita di preghiera smodata e appassionata. Egli non ci d? soltanto un linguaggio per pregare, ma infonde in noi l?ardente passione per la ricerca del cuore del Padre.
Come lui pregava
Viaggiando con Ges? i discepoli notarono che egli pregava spesso. Non era un fatto insolito per lui pregare a lungo prima dell?alba. A volte trascorreva in preghiera tutto il giorno; altre volte pregava per tutta la notte. Era ci? che la Bibbia definisce ?un intercessore?. Intercedeva, cio? stava tra Dio e l?uomo per far scendere sulla terra le benedizioni del cielo. Mentre era sulla terra egli era l?intercessore divino, Dio tra noi, che intercedeva in nostro favore. Gli piaceva intercedere.
Quando i discepoli sentirono Ges? pregare furono affascinati. Emozioni e passioni spirituali si agitarono dentro di loro. I loro spiriti dormienti furono animati e risvegliati ed essi vollero avere ci? che Ges? aveva. Aspettarono finch? Ges? ebbe finito di pregare prima di chiedergli di insegnar loro a pregare (Luca 11:1). E non attesero giusto qualche minuto , perch? Ges? era solito pregare per ore ogni volta. La sua preghiera non era la frettolosa recitazione di una formula imparata a memoria. Non si inginocchiava accanto a una roccia per dire frettolosamente: ?Padre nostro che sei nei cieli? amen!? No. I discepoli lo udivano pregare come l?intercessore divino. Era una preghiera come non ne avevano mai sentite. Egli pregava con autorit?.
In precedenza i discepoli avevano sentito Ges? insegnare per la prima volta. Dopo gli avevano detto: ?Non abbiamo mai udito un tale insegnamento nella nostra vita. Non abbiamo mai udito parlare con una tale autorit?. I farisei non insegnano cos?. I nostri insegnanti non insegnano cos?. I nostri capi religiosi non insegnano cos?. Ges?, tu hai autorit? quando insegni la Parola?. Notarono la medesima cosa quando lo sentirono pregare. Persero ogni interesse nella semplice ripetizione di formule religiose e vollero disperatamente quello che Ges? aveva.
Perch? i discepoli di Ges? volevano cos? disperatamente imparare a pregare come Ges? pregava? Erano stati tutti tirati su secondo i costumi religiosi ebraici del tempo e pregavano da quando erano dei fanciulli. L?Antico Testamento aveva insegnato loro certe preghiere: preghiere per il mattino, per il mezzogiorno e per la sera. Pregavano per le loro famiglie, per la loro nazione e per i loro capi. Avevano tipi di preghiera specifici per le diverse stagioni e per i giorni sacri. In altre parole, erano uomini immersi nella tradizione della preghiera.
Molti dei discepoli avevano ascoltato gli insegnamenti di Giovanni il battista e non credo che egli fosse un uomo di preghiera timido. Sono certo che non si limitava a tirar fuori qualche preghierina di tanto in tanto. No. Quando Giovanni il battista pregava aveva probabilmente l?aspetto di un pazzo furioso, secondo gli attuali canoni occidentali. Nutriva una passione sfrenata per l?avvento del regno di Dio sulla terra. Le sue preghiere dovevano sembrare rivoluzionarie se paragonate alle preghiere tradizionali che i discepoli avevano imparato nel tempio e alle preghiere insegnate dai farisei. Ma sebbene avessero imparato la preghiera appassionata da Giovanni, si sentivano ancora completamente inadeguati in preghiera dopo aver sentito pregare Ges?. Dal loro cuore si elevava un grido: ?Non sappiamo niente della preghiera. Abbiamo pregato le preghiere della sinagoga e abbiamo imparato molto da Giovanni, ma adesso ci rendiamo conto che non sappiamo nulla in confronto a quello che hai tu. Ges?, insegnaci a pregare?.
Voglio invitarti a sperimentare qualcosa di completamente nuovo. Ti invito alla presenza di Ges?. Vieni a sederti ai suoi piedi e inizia a fare la sua conoscenza. Attendilo. Trascorri delle ore, se vuoi, alla sua presenza e digli: ?Signore Ges?, non so come pregare. Eccomi. Ti offro la mia vita. Non so niente della preghiera, ma voglio imparare?. Imparare nozioni sulla preghiera mediante libri, audiocassette, seminari o sermoni pu? essere utile, proprio come fu di aiuto per i discepoli il modello di preghiera mostrato da Giovanni. Ma non basta. Ci? che avevano appreso da Giovanni impallidiva in confronto con ci? che sentivano ora nelle preghiere di Ges?. Erano rovinati per sempre, distrutti. La vecchia scuola non li avrebbe mai pi? soddisfatti. Ormai le cose stavano in questi termini: o si pregava come Ges? o non si pregava pi? del tutto.
Quando iniziai a imparare a pregare lessi un manuale di istruzioni su come pregare per un?ora. Pensavo che non avrei avuto problemi a trascorrere un?ora in preghiera. Pensai che siccome avrei fatto il pastore per tutta la vita avrei dovuto probabilmente abituarmi a pregare, perci? studiai le tecniche di preghiera illustrate in quel manuale. Lessi anche le biografie di grandi uomini di preghiera come Rees Howell e John Hyde. Rees Howell trascorreva solitamente in preghiera otto ore al giorno. La sua reputazione si spanse e divenne noto come ?Rees Howell, intercessore? a causa della durata e dell?intensit? spirituale delle sue preghiere.
John Hyde era un altro ben noto uomo di preghiera. Pregava spesso da cinque a sette ore al giorno e la sua propensione per la preghiera gli valse il soprannome di ?Hyde, quello che prega?.
Dopo aver studiato il manuale di tecniche di preghiera e aver letto le biografie di noti uomini di preghiera, decisi, ad appena sedici anni, di avere tutto ci? di cui avevo bisogno per essere un rinomato intercessore. Pensai che avrei dovuto iniziare la mia carriera di intercessore pregando per un?ora intera, cos? puntai la sveglia e cominciai.
?Oh, Dio, ti ringrazio perch? sar? come Rees Howell, intercessore. Sar? conosciuto come Gary Wilkerson, intercessore, o forse come Wilkerson, quello che prega. Grazie per avermi aiutato a imparare a pregare?. Guardai l?orologio e mi resi conto che erano passati appena quindici secondi.
?Restano soltanto 59 minuti e 45 secondi, Signore, e avr? compiuto ci? che nemmeno i tuoi discepoli sono stati in grado di fare. Essi si addormentarono in meno di un?ora e io invece star? qui con te?. Questo mi prese altri 30 secondi.
Pregai per la mia famiglia e per il cibo che avrei mangiato pi? tardi. Erano trascorsi soltanto 45 secondi e gi? non riuscivo a pensare a null?altro per cui pregare.
Mi venne in mente che avrei potuto pregare per le nazioni, perci? partii fiducioso: ?Signore, benedici la Cina. Benedici l?Inghilterra. Benedici la Francia, la Romania e l?Argentina?. Mi prese due o tre minuti, poi esaurii le mie nozioni di geografia. Menzionai ogni nazione a cui riuscii a pensare ed erano passati soltanto tre minuti.
Misi gi? il libro, mi misi in auto e mi recai alla libreria cristiana per cercare qualche libro sui grandi evangelisti. Beh, mi ci erano voluti soltanto tre o quattro minuti per giungere alla conclusione che non ero proprio adatto alla preghiera. No, sapevo che ero un tipo da azione, uno tosto come Giovanni il battista, e avevo bisogno di far accadere le cose! Mica potevo starmene a far passare il tempo con preghiere del tipo ti amo Ges?. Perci? la mia carriera di uomo di preghiera e intercessore si interruppe bruscamente e senza tante cerimonie.
? una tragedia che spesso rinunciamo alla preghiera con tale facilit?. In tanti cerchiamo di diventare grandi uomini o donne di preghiera, intercessori efficaci e abbracciamo la causa con passione. ?Signore, voglio dare il mio cuore. Voglio sapere come pregare. Voglio cercare il tuo volto. Ci sono cos? tanti bisogni e cos? tante grida disperate. Devo imparare a pregare. Signore, insegnami a pregare!?
In tanti abbiamo bisogno di dimenticare le nostre idee preconcette sulla preghiera e vedere il modello di passione, potenza e autorit? nella preghiera dell?intercessore divino, Ges? Cristo. Egli sa come stare davanti al Padre e aprirgli il cuore e vedere i risultati. Ci? per cui egli prega si compie sulla terra! Ci sono molte cose non necessarie che abbiamo bisogno di disimparare prima di poter imparare le cose necessarie. Soltanto allora possiamo comprendere ci? che Ges? comprendeva e l?autorit? che egli aveva in preghiera. Possiamo allora sviluppare il cuore appassionato che egli mostrava per il Padre in preghiera e sperimentare la piena potenza della preghiera.
Signore, insegnaci
Prima di poter entrare in una stagione di preghiera potenziata dallo Spirito Santo dobbiamo, come i discepoli, andare a Ges? e dire: ?Signore, insegnaci a pregare? (Luca 11:1). La preghiera che Ges? insegn? ai discepoli non ? la preghiera che egli stesso stava pregando. Ges? non poteva pregare: ?Perdonaci i nostri peccati, perch? anche noi perdoniamo a ogni nostro debitore? perch? era senza peccato e non aveva bisogno di perdono. Non era sua intenzione che i discepoli imparassero a memoria le sue parole; gli stava dando piuttosto un linguaggio per spronare il loro cuore e risvegliare la loro passione.
Ges? voleva dare loro molto di pi? di qualche parola da recitare e i discepoli erano pronti. Sapevano qualcosa della preghiera ma imploravano per saperne di pi?. La loro supplica era: ?Ges?, vogliamo un assaggio di quello che tu hai. Vogliamo comprendere qualcosa di pi? delle nostre preghiere di base. Vogliamo comprendere il tuo cuore, Ges?. Vogliamo incontrarci con te come intercessore divino e vogliamo avere nelle nostre preghiere la tua intensit?. Dacci un?anima impetuosa per il tuo regno. Sappiamo che l?intercessore divino ? in mezzo a noi?.
Ges? l?intercessore
Per avere una vibrante vita di preghiera devi comprendere la funzione, l?autorit? e il ruolo di Ges? come intercessore divino. Se non conosci o non hai incontrato personalmente l?intercessore divino, se non sei stato con lui, se non hai il suo Spirito nella tua vita, non sarai mai in grado di pregare come Ges? pregava. Puoi essere ispirato da un sermone e pensare: ?Oh, Dio, adesso sono davvero in relazione con te?. Puoi anche impegnarti a pregare, ma non avrai l?autorit? o l?unzione o lo spirito per perseverare con fervore nella preghiera finch? non avrai una relazione con Ges? Cristo.
L?autore della lettera agli Ebrei descrive Ges? come intercessore divino:
?Perci? egli pu? salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio, dal momento che vive sempre per intercedere per loro? (Ebrei 7:25).
Egli vive per intercedere per noi! Mi si permetta di dirlo in termini moderni. Egli vive per questa cosa, questo ? quello che gli piace fare. In altre parole egli dice: ?IO attingo la mia vita da questo. Questo mi d? energia. Questo mi d? gioia. Questo mi appassiona. Vivo per intercedere!? Ed egli intercede ancora! La Bibbia afferma che egli ? ora alla destra di Dio e intercede giorno e notte in nostro favore.
I discepoli percepirono Ges? come intercessore divino quando lo videro pregare e si resero conto che egli viveva per la preghiera. Che cos?era l?aria che respirava? Era la preghiera. Egli inalava la presenza di Dio ed espirava esaltazione, intercessione, ammonizione e incoraggiamento per il Padre in cielo. Tutto il suo flusso di vita era preghiera.
Il capitolo 8 della lettera agli Ebrei descrive come Ges? intercede. Egli ? descritto come ?ministro del santuario e del vero tabernacolo? (Ebrei 8:2a). Ges? serve in un luogo sacro, il tabernacolo. In altre parole egli serve e intercede alla presenza di Dio, proprio nella casa di Dio, una casa di preghiera ?che il Signore, e non un uomo, ha eretto? (Ebrei 8:2b). Mi si potrebbe chiedere: ?Che cosa significa? Perch? ci fornisci dettagli sul tabernacolo stabilito da Dio?? Se hai intenzione di avere una vita di preghiera ? di vitale importanza che tu comprenda che Ges? ? l?intercessore divino. Devi sapere che egli ha stabilito un luogo per pregare, per cercare Dio, per intercedere, per conoscerlo intimamente e per camminare con potenza e con autorit?. Se comprendi che egli ha stabilito un luogo, un vero tabernacolo, fatto da Dio, la tua vita di preghiera sar? rivoluzionata. Quel luogo non ? stato eretto da un uomo, ma dallo Spirito del Signore. La Bibbia afferma: ?Non per potenza, n? per forza, ma per lo Spirito mio, dice il Signore degli eserciti? (Zaccaria 4:6).
Ges? ? l?unica via per giungere al vero luogo dell?intercessione. Non ? un luogo che si pu? trovare con una formula e nemmeno un luogo eretto da un uomo. Non puoi crearti da te questo ambiente. ? un luogo d?incontro segreto di origine divina che si trova soltanto nel regno dello Spirito. Ges? ha stabilito questo posto per noi e adesso possiamo accostarci liberamente alla sua presenza mediante il suo Spirito.
Per compiere una qualsiasi cosa mediante la preghiera abbiamo bisogno di avere lo Spirito dell?intercessore divino nella nostra vita. Se preghi ma non cammini nella rivelazione dell?intercessore divino fai quello che Ges? chiama ?vana ripetizione?. Nel Vangelo di Matteo leggiamo che Ges? condann? persone che pregavano in modo ripetitivo. I farisei e altri religiosi pregavano certe preghiere a certe ore del giorno e Ges? disse che non aveva senso. Egli non si preoccupava tanto della ripetizione e infatti incoraggiava a pregare, a chiedere, a cercare e a bussare. Egli vuole che insistiamo. No, egli non si curava dell?aspetto ripetitivo, ma del fatto che era tutto vano. Perch? era vano? Perch? non avveniva in relazione con lo Spirito Santo e con la sua potenza. Erano semplici opere fatte dall?uomo.
Alcuni hanno uno spirito religioso, un senso di obbligo o di dovere che li costringe a fare le cose. Devono pregare o lavorare con le proprie forze, nella carne. Hanno certi bisogni da soddisfare e certe cose da compiere, perci? stringono i denti e dicono: ?Pregher? finch? non succeder? qualcosa. Vedr? Dio muoversi?. Poi si arrabbiano con Dio perch? non pare muoversi. Perch? non si muove? Perch? operano umanamente, con la potenza della propria carne. Servono in un tabernacolo eretto dall?uomo e non dal Signore. Non sono resi potenti dall?amore e dall?incoraggiamento dell?intercessore divino nella loro vita.
L?offerta di potenza
La vera preghiera, la vera intercessione, deve essere stabilita dal Signore, come afferma la Bibbia nella lettera agli Ebrei. Ges? Cristo stesso deve stabilirla affinch? possiamo collegarci con il Padre. La lettera agli Ebrei afferma inoltre:
?Infatti, ogni sommo sacerdote ? costituito per offrire doni e sacrifici; ? perci? necessario che anche questo sommo sacerdote abbia qualcosa da offrire? (Ebrei 8:3).
Tutti i sommi sacerdoti nell?Antico Testamento avevano qualcosa da offrire. Alcuni offrivano sacrifici, altri cantavano inni e altri ancora insegnavano. Ogni sacerdote aveva un ruolo.
Per? come creature finite e decadute non abbiamo nulla da offrire al Creatore infinito. Nella lettera agli Ebrei leggiamo che Ges? ha qualcosa da offrire e noi abbiamo bisogno di appropriarcela mediante lo spirito di preghiera. Abbiamo bisogno di ci? che egli ha da darci. Non possiamo compiere niente da soli. Ges? ti offre la sua vita. Lo capisci? Capisci che la vera preghiera viene dallo Spirito del Signore, che egli vuole offrirti la potenza per pregare?
In svariate occasioni Ges? disse qualcosa o preg? qualcosa o chiese qualcosa al Padre ad alta voce. Sapeva che il Padre ascoltava sia che parlasse a voce alta oppure no, ma parlava a voce alta affinch? coloro che sentivano comprendessero e venissero attirati dallo spirito di preghiera che egli aveva. Sembrava smuovere continuamente il loro cuore offrendo loro la rivelazione della propria vita di preghiera. Egli ? la primizia della vita che dobbiamo ereditare. Se siamo figli di Ges? Cristo siamo ?partecipi della natura divina? (2 Pietro 1:4). Dov?? lo Spirito che era in Cristo Ges?? Lo Spirito dell?intercessore divino dimora in ogni credente che desidera essere riempito della sua potenza.
Il dono del desiderio
Che cosa ci offre Ges? specificamente? Lo Spirito Santo afferma mediante la Bibbia: ?Abbiate in voi lo stesso sentimento che ? stato anche in Cristo Ges?? (Filippesi 2:5). Ges? ci offre il suo sentimento, il suo Spirito, il suo cuore, la sua intercessione e le sue preghiere. Dice: ?L?intercessore divino in me diventer? adesso l?intercessore guidato da Dio in te. Le tue preghiere saranno del cielo e non dell?uomo. Saranno preghiere elevate, preghiere che il Signore ti dar??.
Amo questo versetto:
?Trova la tua gioia nel Signore, ed egli appagher? i desideri del tuo cuore? (Salmo 37:4).
Ero solito interpretare questo versetto nel senso che se avessi trovato la mia gioia nel Signore egli mi avrebbe dato qualsiasi cosa volessi: un?auto nuova, una casa nuova, qualsiasi cosa. Ma adesso credo che voglia dire che se trovo la mia gioia nel Signore egli mi dar? i suoi desideri. Mi piace mettere un punto dopo ?ti dar? i desideri?. Io voglio che egli mi dia i desideri. Non i miei desideri, ma i suoi desideri nel mio cuore.
Lo Spirito, l?intercessore divino, vivr?, respirer? e operer? in te cos? che non dovrai chiedere: ?Insegnami a pregare?. Non saprai mai come pregare, non imparerai mai a pregare e non pregherai mai finch? non avrai lo Spirito dell?intercessore divino.
A molti ? stato insegnato a pregare secondo questo schema:
adorazione
confessione
ringraziamento
supplica
Ma Ges? non ci d? uno schema. Non sembra importargli di fornirci un programma o un diagramma. No, egli vuole che respiriamo il respiro di Dio su di noi. Vuole che siamo alla sua presenza e partecipiamo della infinita capacit? di Dio. Voglio incoraggiarti oggi, che tu abbia 3 anni o 103, a gridare disperatamente al Padre dal profondo del tuo cuore. Ges? ci invita a diventare come lui nello spirito. E di lui la Bibbia dice che ?vive sempre per intercedere? (Ebrei 7:25).
La storia delle sorelle Marta e Maria, in Luca 10:38.42, ci fornisce un esempio calzante. Maria scelse di sedersi ai piedi di Ges? e ascoltare le sue parole mentre Marta era impegnata a servire. Mentre Marta era occupata a fare quello che sembrava urgente, Maria scelse ci? che era importante. Scelse di imparare di pi? su Ges?. In questo contesto Ges? parl? ai suoi discepoli della preghiera. Chiam? i suoi seguaci a scegliere il meglio, cio? a sedersi ai suoi piedi. Maria impar? la potenza della preghiera unta, devota, perch? fu disposta a trascorrere del tempo con Ges?. Maria sedette ai piedi di Ges? ed egli disse: ?Maria ha scelto la parte buona?. Marta non aveva scelto la parte buona? Dopotutto stava lavorando per soddisfare i bisogni di tutti. Le chiese oggi sono piene di Marta che pensano di scegliere la parte buona perch? si occupano di molte cose. Pensano all?evangelizzazione, alle funzioni, agli incontri, alle attivit?, alla scuola domenicale, eppure non hanno scelto quella che per Ges? ? la parte buona: sedere ai suoi piedi.
Egli sta edificando una casa di preghiera
Di recente lo Spirito Santo mi ha amorevolmente rimproverato. Mi ha mostrato che la nostra chiesa ? impegnata, ma pochi si siedono ai suoi piedi. Credo che il Signore sia glorificato dal nostro spirito di adorazione, dai nostri sforzi per condurre a lui i perduti e dai nostri ministeri rivolti ai bambini e ai giovani. Ma c?? una cosa che sembra mancarci: non siamo stati una chiesa che prega. La preghiera non ? mai stata la priorit? assoluta, non l?abbiamo mai posta al centro e il Signore mi ha fatto capire chiaramente che ? giunta l?ora di cambiare. ? ora che la nostra chiesa diventi una casa di preghiera, non soltanto preghiera individuale, in privato, ma anche preghiera comunitaria nell?assemblea riunita.
Posso pregare quando sono solo e mi piace farlo. Mi piace passeggiare e pregare. Mi piace pregare nella mia stanza. Mi piace sdraiarmi sul pavimento, mettere un po? di musica e adorare il Signore. Tuttavia non mi piace quando qualcuno entra nella stanza mentre sto pregando. A volte mi pare che gli altri rovinino le mie riunioni di preghiera. Quando prego da solo prego su qualsiasi cosa io voglia. Posso inginocchiarmi, stare in piedi, gridare, ballare, saltare. In effetti non credo che ti piacerebbe starmi accanto quando prego da solo. Ma se qualcuno entra nella mia stanza mentre sto pregando, all?improvviso le mie braccia si allineano ai miei fianchi oppure le nascondo dietro la schiena. ?Sto pregando per qualcosa, qui, e ora sei venuto tu. Tu preghi per qualcosa di completamente diverso e vuoi che mi unisca a te?? Ci vuole un livello diverso di concentrazione e di pazienza.
Io sono stato sempre bravo nella preghiera personale, ma ho sempre lasciato a desiderare nella preghiera comunitaria. All?inizio di quest?anno il Signore mi ha detto: ?Questa chiesa sar? conosciuta come casa di preghiera?. Gli chiesi: ?Beh, Signore, chi la guider?? Manda persone valide a guidare la casa di preghiera e avranno tutto il mio sostegno. Sar? nella mia stanza a pregare per loro. Oh, Signore, fa che si divertano mentre guidano e si interrompono l?un l?altro e pregano per il callo sull?alluce di zia Betty e? quello che ?. Ma io me ne star? qui a pregare sul serio in privato?.
Il Signore mi sta insegnando qualcosa adesso, proprio come fece quando non riuscivo a pregare per cinque minuti. Adesso non riesco a trascorrere meno di un?ora in preghiera. Allo stesso modo ci sta insegnando a pregare insieme. Se non preghi da solo, se non hai una vita di preghiera personale, forse vorrai imparare come apprezzare la preghiera con altri. Dio vuole che cominciamo a farlo.
Siamo stati creati per qualcosa di pi? della preghiera personale. Il Signore dice: ?Tuffati. Unisciti ad altre persone e imparate a pregare insieme?. Se Dio intende stabilire una casa di preghiera noi dobbiamo imparare a ritrovarci insieme e dire: ?S?, Signore? alle riunioni di preghiera della chiesa. Quando il Signore stabilisce una casa di preghiera noi non dovremmo toccarla con mano d?uomo (Ebrei 9:11). Non dovremmo cio? dire a Dio: ?Ecco come faremo. Ecco la formazione che seguiremo. Ecco i passi che intraprenderemo?. No, dobbiamo attendere che egli ci dica quando e per quanto tempo dovremo ritrovarci insieme per pregare. Vogliamo che il Signore ci diriga e ci guidi nella via che ha stabilito per noi.
Ges? vuole che impariamo a pregare sia in comunione con gli altri, sia da soli. La preghiera di intercessione vera, unta, divina ha luogo sia quando preghi Dio da solo, sia quando la chiesa si ritrova. Alcuni pensano di essere fatti soltanto per la preghiera individuale in privato, ma Dio dice che bisogna dedicarsi anche alla preghiera comunitaria. Tutti sono fatti anche per quel tipo di preghiera. A differenza di ogni altra epoca nella storia della chiesa, la nostra generazione cerca di esistere senza le riunioni di preghiera della chiesa. La conseguenza ? che abbiamo poca vera potenza dall?alto.
Una parabola di intercessione divina
In relazione con l?insegnamento del Padre nostro ai discepoli (Luca 11:2-4), Ges? aggiunse un precetto fondamentale della preghiera in forma di parabola (Luca 11:5-8). Sembra che voglia dire che non ? sufficiente comprendere gli ingredienti della preghiera; dobbiamo avere anche un cuore ardente per la preghiera. Egli illustra tale concetto mediante la parabola di una persona che supplica in uno stato di estrema disperazione. Dice ai discepoli: ?Ecco qual ? il vero nocciolo della questione. Se mai pregherete le parole che vi ho appena detto di pregare, se mai pregherete qualcosa di pi? delle preghiere imparate a memoria, dovete comprendere la parabola che sto per insegnarvi. Comprendere e applicare questo precetto ? necessario affinch? le vostre preghiere siano qualcosa di pi? di parole imparate a memoria?.
Ges? va avanti dicendo: ?Immaginate che uno di voi vada da un amico a mezzanotte per chiedergli in prestito tre pani?. ? un?imposizione, un disturbo e a un certo livello ? irragionevole. A mezzanotte, in una casa buia, ? davvero una preghiera irragionevole.
L?altro giorno stavo preparandomi un frapp? al cioccolato. Mi piace! In effetti ne stavo facendo due, uno per me e uno per mio figlio Evan. Evan era entusiasta perch? pap? stava facendo un frapp? da consumare insieme con lui, la cosa speciale che fanno insieme padre e figlio. In casa nostra questa ? una gran cosa. Beh, preparai alcuni degli ingredienti e cominciai a preparare il mio capolavoro. Mettiamo il gelato, versiamoci sopra la crema di cioccolato e poi, poi ci vuole il latte. Aprii il frigorifero e scoprii con sgomento che non c?era latte! Che tragedia! Che cosa facciamo? Non c?? latte! Non mi bastava il gelato con la crema di cioccolato sopra, volevo un frapp?! Evan e io ci eravamo ormai fissati con quel frapp?. Oh, potevamo frullare insieme gli ingredienti che avevamo, ma ci voleva lo stesso il latte.
Siccome erano appena le 17.30 pensai di andare a chiedere un po? di latte alla vicina. L?orario non era un problema, ma mi resi subito conto che c?erano altri problemi. Cominciai a pensare tra me: ?Sai una cosa? Mi vergogno a chiedere del latte in prestito. E se la vicina mi chiede per che cosa mi serve? Le dir? che ho del gelato con sopra della crema al cioccolato ma mi manca il latte per fare un frapp?? Perch? mai qualcuno dovrebbe chiedere in prestito un bicchiere di latte?? Mi vergognavo troppo e cos?, come ogni padre che si rispetti, chiesi a mio figlio di andare. ?Evan, perch? non vai dalla vicina e ti fai prestare un po? di latte?? Per qualcuno pu? essere imbarazzante ammettere di avere una necessit?.
Nella parabola di Ges? non era ora di cena quando l?uomo buss? alla porta. Era infatti notte inoltrata. Sai benissimo che non busseresti alla porta di un amico a mezzanotte se non fosse estremamente importante. L?amico dorme e nemmeno gli telefoneresti se non si trattasse di un?emergenza. E invece ci vai perch? sei disperato. E se l?amico non risponde continui a bussare con insistenza. Ges? sta dicendo: ?Voglio che comprendiate che certe preghiere devono essere come un grido di disperazione a mezzanotte. C?? un tipo di preghiera irragionevole?. Allo stesso modo, quando tu preghi devi farlo con audacia. Hai bisogno di presentarti con un senso di urgenza. E soprattutto devi insistere. Devi accedere alla stanza del trono del Padre e supplicarlo: ?Signore, cambia il mondo. Signore, sia fatta la tua volont? in terra come ? fatta in cielo?. Non dobbiamo dargli riposo finch? non stabilisce la pace (Isaia 62:6-7). La mia preoccupazione ? che la chiesa non sappia davvero come pregare. E finch? non ci metteremo in ginocchio e cominceremo a gridare a Dio e cercheremo il suo volto, non impareremo mai a pregare.
Qual era il motivo dietro quel grido di mezzanotte? Che cosa spinse quella persona a una ricerca cos? disperata? L?uomo rivela la ragione della sua richiesta appassionata quando dice: ?Non ho nulla?. L?atteggiamento che dobbiamo portare a Dio in preghiera ? semplicemente questo: ?Non ho nulla?. Dobbiamo giungere al punto in cui la smettiamo di provare formule, espedienti e programmi che ci aiutino a pregare. Dobbiamo prostrarci a faccia in gi? davanti a Dio e dire: ?Non so come pregare. Non so farlo come dovrei. Troppo spesso non mi interessa nemmeno pregare. Non mi prendo il tempo per farlo, trovo ogni genere di scuse. Dico di non aver tempo per pregare, per? mi siedo a guardare la televisione per due o tre ore al giorno. A dirti la verit?, Signore, non ho nulla. Non ho nulla da portarti. Nulla da offrirti?. Questo ? il nocciolo della questione. Dobbiamo confessare al Signore: ?Abbiamo bisogno di te perch? da soli non abbiamo nulla?.
Oltre l?amicizia, incontro all?audacia
Nota quante volte venga ripetuta la parola ?amico? in questa parabola; ? una delle parole chiave dell?intero brano.
?Poi disse loro: Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: Amico, prestami tre pani, perch? un amico mi ? arrivato in casa da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti; e se quello dal di dentro gli risponde: Non darmi fastidio; la porta ? gi? chiusa, e i miei bambini sono con me a letto, io non posso alzarmi per darteli, io vi dico che se anche non si alzasse a darglieli perch? gli ? amico, tuttavia, per la sua importunit?, si alzer? e gli dar? tutti i pani che gli occorrono? (Luca 11:5-8).
Al versetto 8 Ges? afferma che se anche un amico non rispondesse perch? ? un amico, risponder? a una richiesta audace e urgente, fatta senza rispetto dell?orario, se siamo insistenti.
In tanti ci consideriamo amici di Ges?. Possediamo una Bibbia e dedichiamo ogni giorno un po? del nostro tempo a meditare su di essa. Ma la parabola dice che non riceveremo o comprenderemo la potenza, l?intensit? e l?autorit? dell?intercessore divino se non ci rendiamo conto di aver bisogno di qualcosa di pi? di una buona vita di devozione. Non puoi semplicemente dire: ?Sono un amico di Ges?. Io amo Ges??. Devi avere qualcosa di pi? di una conoscenza superficiale di Dio. Deve esserci un grido accorato. Devi, come l?intercessore divino, vivere per intercedere (Ebrei 7:25). La preghiera diventa allora la tua linfa vitale. Sviluppi un intenso desiderio di vedere il volto di Dio e preghi nello Spirito per la potenza dell?intercessore divino. Questo sincero atteggiamento del cuore non lo ottiene un cercatore casuale e nemmeno chi ha scelto uno stile di vita facile, comodo ed egocentrico. Non lo ottieni semplicemente perch? sei un amico; lo ottieni a motivo della tua audacia, della tua urgenza e della tua insistenza.
Probabilmente non ti sveglierai nel mezzo della notte per pensare a un amico, ma dei rumori insoliti ti metterebbero in agitazione. In particolare due tipi di rumori tendono ad attirare la tua attenzione e svegliarti. Il primo ? quello di un?esplosione improvvisa che suscita curiosit? o paura. Il secondo ? quello del continuo gocciolio di un rubinetto che perde che infastidisce o irrita. Cerchi di ignorarlo, ma non smette. Alla fine sei costretto ad alzarti e controllare tutti i rubinetti. Finch? il gocciolio non smette non puoi tornare a dormire.
Proprio come un rumore insistente e ripetitivo ci sveglia e ci spinge ad agire, cos? il Signore sente le nostre preghiere insistenti e audaci. Ges? potrebbe chiedere: ?Che cos??? Perch? continui a presentarmi quella questione? So che sei mio amico e so che sei un mio seguace. So che hai una vita di devozione, ma perch? questa preghiera ripetitiva e insistente??
?Salva mio figlio, salva mia figlia.
Dio, cambia il mio cuore, cambia il mio cuore.
Purifica la mia anima, purifica la mia anima,
purifica la mia anima.
Cambia questa citt?, cambia questa citt?.
Salva i perduti, salva i perduti, salva i perduti.
Dammi il coraggio di testimoniare, il coraggio di testimoniare?.
Isaia 63:15 fa riferimento a questo sforzo zelante. ? pieno di zelo. C?? sforzo, c?? passione. La Bibbia afferma che il Signore ascolta le nostre preghiere a motivo della nostra audacia. In senso figurato Dio si alza a controllare il rubinetto che gocciola. Una vita di devozione da sola ? una cosa buona. Puoi trovare gioia alla presenza del Signore e ne possono derivare benedizioni e frutti. Ma devi andare oltre, oltre la preghiera da amico, incontro alla preghiera audace e insistente. Cogli il significato di ci?? La chiesa deve diventare audace. Deve rinascere! Deve cercare il volto di Dio. Deve spingersi oltre e dire dal cuore: ?Pi? di te, Signore, pi? della tua vita, pi? del tuo Spirito, pi? della tua potenza, pi? della tua santit?, lodi pi? elevate, preghiera pi? elevata, potenza pi? elevata. Vieni, Signore Ges?. Insegnaci a pregare. Sii tu la nostra potenza per pregare?.
Pregare ti costa fatica? Forse la tua vita di preghiera ? ridotta all?osso o persino inesistente, o forse ha alti e bassi. Hai qualche giornata decente, ma sono molte di pi? le giornate no. Hai provato le formule, le tecniche e la memorizzazione e non ? servito a nulla. Ma sii pur certo che conoscendo Ges? come l?intercessore divino comincerai a vedere la preghiera sotto un?altra luce. Conoscerai personalmente l?autorit?, la potenza e l?intensit? dell?intercessore divino mentre opera in te e attraverso di te.