Il libro degli Atti degli apostoli, che con i suoi 1002 versetti è il testo più lungo del Nuovo Testamento dopo il Vangelo di Luca, costituisce l'unico documento antico che narra gli inizi del movimento di Gesù e l'attività dell'apostolo Paolo.
L'opera di Luca si interroga sulle origini del cristianesimo, sulle ragioni della rottura fra cristiani e giudei, sui tentativi della missione cristiana in un contesto religioso fortemente concorrenziale e narra la vita dei primi seguaci del Nazareno, la nascita delle loro comunità e lo straordinario successo del movimento, costretto a far fronte a forti opposizioni.
Il volume propone un commento dettagliato della seconda parte degli Atti (capitoli 13-28) in una nuova traduzione e con riquadri che approfondiscono aspetti storici o teologici particolarmente rilevanti. La profondità del commento e il rigore interpretativo ne fanno un testo di studio contrassegnato da uno stile brillante ed efficace che rende l'opera accessibile anche ai non specialisti.