È un avviamento allo studio del cristianesimo antico, che evidenzia in modo innovativo e senza censure ombre e luci della vicenda della chiesa antica.
Dopo un primo capitolo sulle fonti (letterarie e documentarie), vi sono due successivi capitoli che riguardano, rispettivamente, il contesto giudaico e quello ellenistico romano. Le vicende degli antichi cristiani, le loro credenze e istituzioni sono narrate sempre con particolare attenzione al contesto storico. L’orizzonte d’indagine non si limita alle sole regioni dell’impero romano, ma si allarga anche all’Africa (Etiopia, Nubia) e all’Oriente più lontano (Persia, India, Cina).
Un intero capitolo è dedicato al confronto con l’Islam.
Il testo è composto in due diversi corpi tipografici: il più grande offre una linea di sviluppo generale, il più piccolo contiene bibliografie, note di approfondimento ed analisi di testi. Ciascun capitolo termina con una scheda sintetica e con un elenco di quesiti di autovalutazione utili al lettore per verificare il suo livello di apprendimento.
Si è data attenzione non solo alle fonti letterarie, che ci trasmettono un cristianesimo più colto, ma anche a quelle di carattere archeologico ed antiquario che riflettono ambienti più popolari. L’analisi si sforza di far emergere le peculiarità della predicazione di Gesù e dei missionari cristiani nelle varie e diverse aree geografiche del mondo antico, da qui il suo quasi provocatorio titolo al plurale.
Il lavoro nasce tra gli allievi di vari anni di corsi universitari ed a costoro è dedicato prevalentemente, ma non esclusivamente. Questa sua caratteristica lo rende chiaro così da essere fruibile anche a chi per la prima volta si avvicina a questo studio specialistico.
Giancarlo Rinaldi è docente di Storia del cristianesimo ed Antropologia delle Religioni presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Presso lo stesso ateneo coordina il Master post laurea in Studi storico-religiosi sul cristianesimo antico. È presidente del Centro per l’Alta Formazione Integrata.