La lettera ai Romani fornisce la più chiara e completa bussola teologica, così riassunta: «Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è nel Messia Gesù» (3:23-24).
Paolo si rivolge «a persone che hanno conoscenza della legge» (7:1), ma i cristiani di oggi conoscono poco l’Antico Testamento e spesso lo disprezzano. Così molte parti della lettera risultano poco comprensibili o inaccettabili.
Per esempio, molti ritengono che Paolo stia esprimendo una dottrina nuova, mentre subito dopo afferma: «Annulliamo dunque la legge mediante la fede? No di certo!» (3:31). Ne dà prova al capitolo 4, facendola risalire ad Abramo e a Davide (quindi sia prima che dopo la legge di Mosè).
Il libro riassume 31 conversazioni online pubblicate su YouTube negli anni 2020-2023.
Sugli ultimi due capitoli sembrava che ci fosse poco da dire, invece è stato utile approfondire vari dettagli, riguardanti Paolo, il suo insegnamento e come collocare questa lettera.
È facile pensare di avere già una conoscenza sufficiente della lettera ai Romani, ma è necessaria una lettura più attenta del solito se si vuole capire meglio ciò che Paolo voleva trasmettere ed evitare errori di comprensione anche gravi.