Giosuè Gianavello (1617 - 1690) è uno dei personaggi più conosciuti e popolari della storia valdese. Visse nel terribile secolo delle persecuzioni contro la sua comunità che difese strenuamente. Egli scelse la resistenza armata fino all'esilio, impostogli come prezzo per la pace.A Ginevra, dove si mantenne facendo l'oste, divenne un punto di riferimento per tutti i valdesi cacciati dalla loro terra, per i quali scrisse le Istruzioni militari in vista del loro ritorno (1689). Gianavello si impresse miticamente nella memoria valdese. Le origini contadine, la praticità nel risolvere le situazioni, la fede decisa, ne fanno un esempio possibile per la gente semplice. L'attualità di Gianavello sta nel suo essere comune ed eccezionale, eroico e non eroico nello stesso tempo, un paysan e un credente.Non solo nel senso che era valdese e credeva in Dio, ma credeva in "qualcosa", una condizione ormai rara per il nostro mondo moderno.