Dall'introduzione
Vi sono motivi contingenti per mantenere aperta la riflessione su cosa significhi essere evangelici. A ben vedere, tuttavia, questa attenzione deve essere un atteggiamento di costante vigilanza della fede evangelica che si interroga su se stessa, sui propri vissuti ecclesiali, sulle sue perfomance culturali.
Quanto fedele è la nostra testimonianza di evangelici? Quanto profonda? Quanto estesa? Quanto radicata? Quanto slanciata? Quanto coerente?
Evangelico è una bella parola dal denso significato dottrinale, esperienziale e trasversale rispetto alle chiese e movimenti che hanno riconosciuto e riconoscono la buona notizia di Cristo nella storia e nel mondo.
Mentre è giusto esercitare una vigile autocritica sulle incrostazioni talvolta patologiche che il termine può assumere, non dobbiamo cedere all'idea di sbriciolarne lo spessore al punto di polverizzarlo in una segatura spirituale priva di solidità.