I cristiani affermano che c’è un solo modo per pensare, parlare e riferirsi a Dio; questo modo è rappresentato dalla persona di Gesù Cristo. Una simile, lampante ed esclusiva convinzione si urta con due realtà che sono ben presenti nel mondo in cui viviamo:
- La presenza conclamata e innegabile di tante “vie” che si presentano come vie che portano a Dio; esse sono seguite con sincerità e passione da milioni di persone nel mondo. Alcune di queste persone vivono, studiano e lavorano accanto a noi e interrogano la pretesa del cristianesimo chiedendo ai cristiani di giustificare un simile esclusivismo.
- La percezione diffusa che la proclamazione di un’unica via per andare a Dio sia una manifestazione di arroganza e di supremazia culturale insopportabile, che è foriera di un possibile scontro religioso, come i tanti che ci sono stati nel passato.
Per questi due motivi l’unicità professata dai cristiani viene percepita se non addirittura additata come una manifestazione di “arroganza”.
Come rispondere a questa sfida?