Chissà quante volte avrai parlato del sud del mondo. Quante immagini avrai visto. Quanti libri avrai letto. Quello che hai tra le mani però, è altra cosa. Vuole essere molto di più di un reportage fotografico, molto di più di un diario di bordo. Sefora Motta ha un dono raro: sa ascoltare, e sa leggere. Non un testo scritto, a quello siamo buoni tutti. Sa leggere le persone. Eppure è un viaggio che vuole raccontare la povertà che c'è dentro di noi, più di quella che c'è attorno a noi. Le immagini sono la tavolozza di colori nelle mani di un'artista, che racconta, ma soprattutto si racconta. E racconta le fragilità, i punti deboli, i pensieri indicibili che nei libri dei grandi missionari non troverai mai, perché sanno di poco eroico. A vent'anni e una macchina fotografica, le situazioni che si ritrova a vivere nei Paesi economicamente più poveri del mondo sono tutt'altro che comuni per una ragazza della sua età. Sefora ha deciso di raccontare tutta la verità, di portarci oltre l'apparenza, dentro al suo cuore. È il viaggio di "Un cuore e i suoi piedi": leggendo questo libro, viaggerai anche tu. Viaggerà anche il tuo cuore.