Dell’epistolario tra Lutero e la moglie Katharina von Bora, colta ex monaca cistercense che lo aveva sposato nel 1525, sono rimaste 21 lettere del Riformatore.
La prima risale al 4 ottobre 1529 e inizia con il resoconto dei colloqui religiosi di Marburgo; l’ultima è del 14 febbraio 1546, quattro giorni prima della sua morte. Oltre a farci conoscere un Lutero intimo e privato, la raccolta curata da Reinhard Dithmar ci presenta il rapporto tra un marito e una moglie molto amata e stimata, anche in campo teologico.
Marburgo, 4 ottobre 1529
Al mio amabile, caro signore Katharina Luterina, Dottoressa e predicatrice a Wittenberg.
Grazia e pace in Cristo. Caro signor Käthe! Sappiate che il nostro cordiale colloquio a Marburgo si è concluso. Siamo concordi su quasi tutti i punti, solo che la parte avversa vorrebbe mantenere nell’eucaristia unicamente il pane e riconoscervi Cristo come presente in spirito. Oggi il langravio tratta perché raggiungiamo l’accordo o, laddove il contrasto permanga, perché possiamo comunque considerarci tra noi come fratelli e membra di Cristo. Ci mette davvero molto impegno. Ma noi non vogliamo tali fratelli e membra. Vogliamo ciò che è pacifico e buono. […] Augura a tutti la buona notte e pregate per noi! Siamo ancora tutti in forma e in salute e viviamo come principi. Baciate Lenchen e Hänschen da parte mia! Scritta nel giorno di Francesco dell’anno 1529.
Il Vostro devoto servo
Martin Lutero