Sebbene le pubblicazioni evangeliche, in questi ultimi anni, si siano arricchite di una notevole quantità di ottime opere scritte da autori contemporanei, a nostro parere, ci sono libri che possono essere considerati dei classici e che continueranno a costituire una voce profetica per molti altri anni a venire.
Morte nella città appartiene senza dubbio a questa categoria.
Si tratta di un classico perché, in fondo, Schaeffer non fa altro che riportare alla nostra attenzione le verità immortali pronunciate dal profeta Geremia e dall'apostolo Paolo molti secoli fa, avendo cura, però, di contestualizzarle e applicarle sia alla condizione dell'uomo postmoderno sia a quella della chiesa evangelica che si accingeva a varcare la soglia del terzo millennio cristiano.
Noi, cristiani di fede evangelica del XXI secolo, faremo bene a prestare attenzione alla voce allarmata e allarmante dell'appassionato apologeta che diviene profeta e anticipa scenari e condizioni che abbiamo vissuto in prima persona e che ci sono divenuti ancora più chiari e familiari nel corso della recente crisi prodotta dal COVID-19 che il mondo e la chiesa hanno dovuto affrontare e che, per molti versi, ci ha colti impreparati.