Il libro di Mario Miegge ripercorre la vicenda del monaco, teologo e riformatore Martin Lutero a partire dai rapporti tra chiesa e società nel Medioevo.
Con Lutero, infatti, la lunga storia della protesta contro il potere temporale dei papi e la corruzione del clero cominciata nel XII secolo pervenne a una svolta decisiva che diede impulso, in larga misura, alla nascita del mondo moderno.
Fu una svolta che prese anche percorsi diversi da quelli della Germania luterana: nelle città libere della Svizzera di lingua tedesca e a Ginevra fu infatti deliberata dal voto dei Consigli comunali sotto la guida di riformatori di cultura umanistica impegnati, come Zwingli e Calvino, al rinnovamento non soltanto della chiesa ma dell’intera vita pubblica.
Una storia che si prolungò nella rivoluzione puritana inglese del secolo XVII e nella fondazione della «Nuova Inghilterra» americana.