Dieci ragazze che hanno cambiato il mondo
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Ti piacerebbe cambiare il mondo? Queste dieci ragazze sono cresciute con questa visione e l'hanno fatto! Leggi questo libro e scopri come Corrie Ten Boom ha salvato tante vite a motivo del suo amore per Gesù, come Mary Slessor ha salvato tanti bambini e ha combattuto contro il peccato, come Gladys Aylward ha anche lei salvato tanti bambini, confidando nei miracoli di Dio, come Joni Eareckson Tada è sopravvissuta ad un gravissimo incidente, come Amy Carmichael non si è mai arresa, come Isobel Kuhnha insegnato ad un popolo quasi inaccessibile la Bibbia, come Evelyn Brand ha obbedito a Dio, come Jackie Pullinger ha mostrato amore in una zona terribilmente malfamata, come Elizabeth Fry ha seguito Cristo e ha cambiato il corso della giustizia, come Catherine Booth si è rimboccata le maniche e ha aiutato i senza tetto. Leggi questo libro e scopri quello che Dio vuole fare nella tua vita!
ISBN: 9788873380276
Producer: Anastasis
Product Code: 9788873380276
Weight: 0,200kg
Binding: Brossura
Language: Italian

Sample chapter

ISOBEL KUHN

Isobel e suo fratello stavano seduti nella casetta costruita su di un albero del loro giardino; stavano tenendo d’occhio l’entrata e aspettando di veder arrivare dei visitatori, amici dei loro genitori.
“Sono dei Cinesi. Indosseranno dei larghi cappelli da lavoratori delle risaie e avranno tutti il lungo codino nero?” domandò.
Il fratello rise di gusto. “I missionari non hanno l’aspetto delle persone del paese in cui operano!”
Isobel scosse la testa. “E’ vero, ma non sempre. Ricordi la donna che indossava quegli abiti tipici africani, che aveva i capelli neri e crespi e un colorito molto scuro di pelle? Sembrava proprio un’Africana!”
Il fratello di Isobel stava cominciando a perdere la pazienza. “Lo so, ma vivere in Cina non farà venire gli occhi a mandorla ad uno, non credi?”
“Suppongo di no…. ma potrebbe succedere!” rispose lei indispettita.
Proprio in quel momento un gruppetto di persone arrivò davanti al loro cancello. “Ssshhh!” sussurrò Isobel. “Sono arrivati!”
Erano un uomo, una donna e tre bambine.
“Sono Canadesi proprio come noi, come vedi!” disse sbuffando suo fratello.
Isobel cominciò a sghignazzare.
“Cos’è che ti fa tanto ridere?”
Lei non riusciva quasi a parlare dalle risate.
“No, non lo sono!” disse. “Guarda la bambina più grande: porta un cappello largo e piatto e HA il codino lungo! Vieni, scendiamo giù a conoscerli!”
Discesero dall’albero e corsero verso casa.
“Non ti stanchi mai di vedere tutti questi missionari che papà invita a casa nostra?” chiese il ragazzo quasi senza fiato.
Isobel sogghignò. “No se sono bambine e sembrano delle Cinesi!”

Quando Isobel Miller (così si chiamava prima di sposarsi) andò all’università, decise di non credere più in Dio. Questa scelta rattristò profondamente i suoi genitori che pregarono per lei, chiedendo a Dio di mostrarle quanto avesse invece bisogno del Salvatore. Questo richiese alcuni anni, ma alla fine le loro preghiere ottennero una risposta. Isobel, che era ormai diventata un’insegnante, scoprì personalmente che credere in Gesù e confidare in Lui non era una cosa monotona e noiosa, adatta soltanto per gli anziani. Questa scoperta la rese più felice di quanto fosse mai stata prima.

Ad una conferenza, Isobel sentì un missionario parlare della sua opera tra il popolo Lisu in Cina. Mentre lui parlava lei sentì un profondo desiderio di andare lì e parlare a queste persone del Signore Gesù.
“Abbiamo bisogno di uomini che lavorino con i Lisu!” disse il missionario nel concludere il suo discorso.
“Mi domando se abbiano bisogno anche di donne!” pensò Isobel fra sé e sé.
Una persona che lei aveva conosciuto a questa conferenza si offrì di pagarle gli studi all’Istituto Biblico in America, e fu lì che lei incontrò John Kuhn. Anche lui si stava preparando per partire come missionario e aveva la stessa chiamata da parte di Dio per la Cina.
John, che era avanti di un anno negli studi rispetto ad Isobel, finì il suo corso e partì per il campo di missione. Erano già molto innamorati a quel punto e Isobel sentiva moltissimo la sua mancanza. Passarono quasi due anni e finalmente, nell’Ottobre del 1928, Isobel salì a bordo di una nave nel porto di Vancouver e partì alla volta della Cina, dove avrebbe raggiunto anche il suo futuro marito. Dovettero passare molti anni però prima che la famiglia Kuhn si trasferisse dalle grandi pianure della Cina nella zona delle montagne più remote per lavorare tra i Lisu. A quel tempo avevano anche una bambina piccola, Kathryn. Isobel stentava quasi a crederci quando arrivarono finalmente nella terra dei Lisu.
“Gesù mi ama, io lo so,
perché la Bibbia me lo dice!”
Kathryn cantava alle sue amiche nella lingua dei Lisu. “Adesso cantate voi!” e sei bambini sorridenti, dagli occhi scuri a mandorla, iniziavano a cantare con lei.
“I bambini appartengono a Lui,
loro sono deboli ma Lui è forte!”
La voce di sua madre si univa al coro:
“Sì, Gesù mi ama,
la Bibbia dice così!”
“Signore, Ti ringrazio perché persino Kathryn è una missionaria qui. Per favore, lascia che questi bambini ascoltino veramente ciò che lei sta dicendo e che imparino che Tu li ami!” pregava Isobel.
Mentre i Kuhns si trovavano lì, scoppiò la guerra tra la Cina e il Giappone: a volte, i soldati arrivavano nel villaggio dove loro vivevano e terrorizzavano gli abitanti. Quando arrivò il momento di tornare in patria per un periodo di riposo – anche per far conoscere la piccola Kathryn ai rispettivi familiari – sia John che Isobel erano molto dispiaciuti di partire, perché era un momento molto difficile per il popolo Lisu. Ma questo periodo passò presto e si rimisero in viaggio per la Cina, nonostante il fatto che lo scoppio della IIa Guerra Mondiale rendesse il viaggio molto rischioso.
“C’è un telegramma per lei!” dissero a John quando la loro nave era attraccata a Hong Kong. Sua moglie lo osservò mentre lo apriva e poi gli chiese: “Sono brutte notizie da casa?”
John lesse a voce alta: “Mandate Kathryn a Chefoo con Grace Liddell!”
Isobel impallidì. “Questo significa che dobbiamo salutarla qui e adesso!”
I Kuhns si aspettavano che Kathryn andasse a scuola in un’altra zona una volta arrivati in Cina, ma ora la missione stava dando loro istruzioni di mandarla con un’altra missionaria che stava andando in una scuola per i figli dei missionari in quella che oggi è la Malesia. Non avrebbero vissuto nemmeno nella stessa nazione!
Ci furono degli addii molto tristi, ma tutti cercarono di essere coraggiosi. Grazie a Dio, John e Isobel non sapevano a quel tempo che la scuola di Chefoo sarebbe presto caduta nelle mani dei Giapponesi e che sarebbe passato molto tempo prima che potessero ricevere una lettera da Kathryn in cui diceva loro che stava al sicuro e che godeva di buona salute. Isobel soffrì moltissimo per il distacco da Kathryn e ci volle un po’ di tempo per lei prima di riuscire a smaltire la profonda tristezza che l’aveva attanagliata.
“Mi chiedo quale sia il modo migliore per avere un impatto sugli abitanti di questi villaggi di montagna!” pensava John ad alta voce, mentre lui e Isobel parlavano nella loro capanna una sera, poco dopo il loro ritorno in Cina.
“Beh, una cosa è certa: non possiamo stare contemporaneamente in tutti i posti!” disse sua moglie.
Ci fu un lungo silenzio.
“Stavo pensando,” proseguì John, “che il modo migliore per progredire è quello di addestrare dei giovani Cristiani ad essere dei missionari per il loro proprio popolo.”
“Ma come possiamo farlo? Non possono venire qui un giorno alla settimana per ricevere degli insegnamenti, perché alcuni di loro vivono a quattro giorni di cammino dal nostro villaggio!” sottolineò Isobel. “Non possono venire nella stagione calda perché devono lavorare nei campi e non è sicuro mettersi in cammino durante la stagione delle piogge, perché è troppo facile scivolare sui sentieri ripidi di montagna. Ogni anno ci sono degli incidenti e le persone perdono la vita.”
“Mi domandavo se potessimo avere una Scuola Biblica della Stagione delle Piogge!” continuò John. “Gli uomini giovani potrebbero venire qui prima che le piogge rendano i sentieri pericolosi, rimanere qui e studiare fino a quando il momento peggiore delle piogge è passato e possono tornare a casa senza pericoli!”
Gli occhi di Isobel si illuminarono. “Questa è un’idea magnifica!”
John sorrise. “Grazie cara! Lo penso anch’io!”
Nacque così la Scuola Biblica della Stagione delle Piogge ed ebbe un successo strepitoso. Alcuni giovani percorrevano enormi distanze per studiare la Bibbia: ogni fine settimana, durante il periodo della Scuola Biblica, si dirigevano nei villaggi vicini dove predicavano e insegnavano ai bambini.
Alla fine dei loro studi tornavano alle loro case e parlavano alle persone del loro paese del Signore.
Visto il successo della Scuola Biblica per i ragazzi, Isobel decise di crearne una per le ragazze anche. Gli uomini della chiesa si misero a ridere all’idea: pensavano che le ragazze non fossero sufficientemente intelligenti per imparare qualcosa dai libri!
John stava lavorando in un’altra parte della Cina quando si tenne la prima Scuola Biblica per le ragazze. Isobel gli scrisse: “Hanno partecipato ventidue ragazze. Abbiamo fatto degli esami e consegnato dei diplomi alle ragazze che hanno superato il corso. I risultati sono stati buoni. Una di loro ha persino ottenuto l’onore di prima della classe: riesci ad indovinare chi è stata? Proprio lei, la ragazza cieca proveniente dal villaggio in cima alla montagna! Quando le ho chiesto come aveva fatto ad imparare i versi delle Scritture lei mi ha sorriso e mi ha risposto che lei sentiva le altre ragazze nella sua capanna che ripassavano i loro appunti e imparavano a memoria i versetti, così lei aveva studiato ascoltando loro!”
Durante il periodo della Scuola Biblica, alcune delle ragazze organizzarono la Scuola Domenicale nel villaggio dove vivevano i Kuhn; ogni volta, però, che Isobel sentiva i bambini cantare “Gesù mi ama”, pensava alla sua bambina e pregava per la sua protezione e benessere e che Dio si prendesse cura di tutti i figli dei missionari che si trovavano a Chefoo.
“Ahi… ahi… il mio dente è così infiammato!” si lamentava Isobel nel sonno.
John non riusciva a sentirla perché si trovava a centinaia di chilometri di distanza, impegnato per la missione.
Il dente non migliorò la mattina seguente e il dolore divenne sempre più forte man mano che il tempo passava. Il dentista più vicino si trovava a due settimane di viaggio, ma alla fine la missionaria decise di recarsi da lui.
Un giovane Lisu andò con Isobel per tenerle compagnia e per proteggerla in quanto sia i soldati che i banditi rendevano quella zona poco sicura per i viaggiatori.
“Mi incontrerò con John e potremo tornare a casa insieme!” disse al suo compagno di viaggio.
Ma fu raggiunta dalla guerra tra la Cina e il Giappone e ci vollero mesi prima che sia lei che suo marito potessero far ritorno al villaggio.
Isobel fu raggiunta anche da una lettera di Kathryn che le comunicava che i Giapponesi si stavano prendendo buona cura dei bambini della missione e che non doveva preoccuparsi.
“Sono veramente felice che il problema al dente mi abbia fatto venire in città. Se fossi rimasta al villaggio, probabilmente non avrei ricevuto la lettera di Kathryn!” disse ad un’amica missionaria.
Successivamente, la corrispondenza poté arrivare regolarmente a Chefoo, e una lettera in particolare era piena di belle notizie.
“Mia cara signorina, adesso sei diventata una sorella maggiore! Ieri è nato il piccolo Danny e io ti sto scrivendo subito in modo che tu riceva la notizia al più presto possibile!” scrisse Isobel. “Il tuo fratellino ha le orecchie piccole, proprio come delle conchigliette: i suoi occhi assomigliano a dei profondi laghetti. Ho controllato le dita delle mani e dei piedi e ne ha dieci per parte. E’ veramente grazioso, proprio come lo eri tu quando sei nata!”
Quando Kathryn ricevette la lettera, rispose immediatamente.
“Non riesco a credere che ho un fratellino! E’ la notizia più bella che potrei mai ricevere. Mi sono messa subito all’opera e, se tutto va come abbiamo programmato, vedrò Danny quando avrà appena un anno. Sarà ancora un bambino piccolo allora, vero? Vorrei vederlo quando è ancora piccolino. Chiedete a qualcuno che è un bravo disegnatore di farmi un disegno di Danny. Sarei proprio FELICE di vederlo!”
Per Kathryn quell’anno passò lentamente. Adesso che era ormai un’adolescente, viaggiò fino in America con alcuni missionari che stavano tornando a casa. Al suo arrivo, una famiglia Cristiana si prese cura di lei e divenne una sorta di famiglia adottiva per lei.
“Non vedo l’ora che arrivi la mia famiglia!” diceva alle sue amiche. “Non conosco nemmeno il mio fratellino!”
John, Isobel e Danny stavano facendo ritorno in America. Era un viaggio pericoloso perché infuriava ancora la IIa Guerra Mondiale e le navi non sempre arrivavano a destinazione. Molte venivano silurate durante la traversata dell’oceano, ma Dio si prese cura della piccola famiglia di missionari e finalmente poterono riunirsi tutti e quattro insieme, per la prima volta.
“Chao Kafin!” disse Danny, all’inizio un po’ intimidito.
Kathryn protese le braccia verso il suo fratellino.
Il bimbo guardò sua mamma e poi suo papà e vide che stavano sorridendo, così camminò barcollando verso sua sorella, tenendo su le braccia e accoccolandosi sul suo collo quando lei lo tirò su. Kathryn fu grata del fatto che il bimbo non potesse vederle il volto, perché stava piangendo lacrime di gioia e di felicità.
Per oltre un anno John, Isobel, Kathryn e Danny vissero una normale vita di famiglia e dal momento che erano stati così spesso separati, quello fu un periodo molto speciale per loro.
Kathryn praticamente conobbe nuovamente i suoi genitori, perché era diventata grande nel periodo in cui erano rimasti separati, e conobbe Danny, il quale pensava che avere una sorella maggiore era una cosa fantastica.
Arrivò il giorno però in cui dovettero salutarsi di nuovo e Kathryn salutò ancora una volta la sua famiglia che intraprendeva il lungo viaggio verso la Cina. Fu un momento doloroso per Isobel e John Kuhn e per la loro figlia Kathryn.
Kathryn rimase in America per studiare. Nonostante tutti i lunghi periodi in cui l’essere missionari aveva significato per la sua famiglia essere separati da enormi distanze, quando per Kathryn Kuhn arrivò il momento di decidere cosa fare della sua vita, lei sentì che Dio voleva che anche lei diventasse una missionaria.
Gli anni di separazione che la famiglia Kuhn aveva trascorso non avevano scoraggiato la loro figlia maggiore dal vivere una vita di servizio missionario per Dio. Sapeva cosa l’aspettava e decise di dare la sua vita a Dio per parlare alle persone di Lui e di Suo Figlio, Gesù Cristo.
Più avanti negli anni, Isobel Kuhn fu costretta a lasciare il campo di missione e a rientrare definitivamente in America. La sua salute era malferma e non poteva più rimanere con il popolo Lisu che amava così tanto. L’opera missionaria per lei era ormai fuori discussione. Isobel aveva bisogno urgente di un’operazione chirurgica che poteva essere eseguita soltanto negli Stati Uniti: questo significava riunirsi con Kathryn e Danny, perché entrambi i figli vivevano ormai in America.
Arrivò poi il giorno in cui Isobel Kuhn dovette salutare un’altra giovane donna che stava partendo per raggiungere l’altra parte del mondo come missionaria, proprio come lei aveva fatto molti anni prima. Mentre si scambiavano gli ultimi saluti, Isobel le asciugò una lacrima dal viso, emettendo un sospiro di sollievo. Era una grande gioia per lei constatare che tutte le separazioni dolorose e le sofferenze non avevano danneggiato Kathryn: la piccola bimba di Isobel era cresciuta ed ora lei, a sua volta, stava partendo per diventare una missionaria, una missionaria in Cina!
Quella sera Isobel ripensò a tutti gli anni che aveva trascorso in Cina. Poi i suoi occhi si posarono sui libri che aveva scritto sul popolo dei Lisu dal suo ritorno in America. Prese allora in mano la penna: Isobel sapeva che non le rimaneva molto da vivere, ma aveva ancora molte cose da fare.

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