Dopo tante incomprensioni e calunnie, solo di recente alcuni sociologi italiani hanno reso finalmente giustizia a quello che è il più importante movimento religioso del nostro secolo: il pentecostalismo. Accusati di essere "nocivi alla salute fisica e psichica degli adepti" (come disse Mario Scelba, Ministro democristiano degli Interni), perseguitati in ogni modo, i pentecostali hanno avuto uno sviluppo eccezionale nel mondo, soprattutto in America Latina. In Italia sono nati dal ritorno di emigrati che avevano conosciuto l'Evangelo negli Stati Uniti. I pentecostali aumentano con progressione geometrica: si calcola che, tra pochi anni, oltre un quarto dei cristiani di tutto il mondo saranno pentecostali. Come dice Paolo Ricca, il movimento è costituito "da gente dei ghetti urbani e delle desolate periferie metropolitane, folle di poveri di ogni tipo, per lo più appartenenti al Sud del mondo, che trovano nelle comunità pentecostali forme di comunicazione consone alla loro cultura essenzialmente orale". Che cosa riserverà il futuro movimento pentecostale in tumultuosa crescita? Riuscirà a mantenere le sue caratteristiche originarie? E in che cosa si differenzia dall'"ondata carismatica" che coinvolge anche la cattolica romana? A queste e a molte altre domande risponde il saggio - molto ben informato - che presentiamo in questo volume, arricchito da alcuni articoli del Presidente delle Assemblee di Dio in Italia.