Il tema del testamento biologico non può essere scollegato da una più ampia riflessione sul fine vita e l'etica evangelica ha una responsabilità di attivare un dibattito interno e pubblico.
Fu proprio da qui che il nostro Centro Studi di Etica e Bioetica partì nel 2003 con il primo supplemento alla rivista Studi di teologia sul tema dell'eutanasia. Il documento allora pubblicato (Eutanasia, Studi di teologia - Suppl. N. 1 [2003] pp. 2-12) ha dato avvio a un non trascurabile fiorire di approfondimenti, dibattiti e prese di posizione sull'argomento in ambito evangelico, distinto dalle tendenze pro-eutanasiche della bioetica laica (fatte proprie anche dalla riflessione del protestantesimo storico italiano) e dalle rigidità vitalistiche del magistero cattolico (ora in parte "decentrate" e marginalizzate dalla bioetica di papa Francesco).
A distanza di quindici anni, questo fascicolo sul testamento biologico è più che mai opportuno, non solo per fare il punto della situazione, ma soprattutto in considerazione della recente approvazione della legge sulle "Disposizioni anticipate di trattamento" che le introducono in Italia. Quello che si leggerà qui dovrà opportunamente essere compreso come parte di un lungo itinerario.
- Dall'Introduzione di Leonardo De Chirico