In queste pagine lo storico Giorgio Tourn riflette sull'esperienza religiosa vissuta nel quadro del Risorgimento da quegli italiani che, collegati al cristianesimo evangelico, si inserirono in modo attivo nel progetto unitario al punto da farlo proprio, benché in modo specifico e non acritico.
L'ottica con cui gli evangelici guardavano all'Italia risorgimentale era particolare: non era quella carbonara, mazziniana, garibaldina, repubblicana, moderata o radicale, ma, appunto, quella "evangelica", ovvero aveva carattere religioso. Calandosi nel processo storico, gli evangelici non si identificavano con esso, che né risolveva né realizzava il loro ideale, e d'altra parte, pur distanziandosene, non se ne dissociavano.