"Per tutto c'è il suo tempo, c'è il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato" (Ecclesiaste 3:1-2).
È sufficiente leggere solo l'inizio di questo passo: "Per tutto c'è il suo tempo", per capire come questa piccola frase raccoglie e mette insieme praticamente tutto.
In questo "tutto", quindi dal carattere totalizzante, possiamo pensare a tutta la nostra vita, tutte le nostre situazioni passate e quelle che saranno in futuro. Il fattore tempo dunque è molto importante.
Ma per raccogliere quello che il fattore tempo ci fa realizzare - sia in positivo che in negativo - sono necessarie le circostanze giuste. Quello di cui avevamo pensato che avesse poco valore, nelle circostanze giuste dimostra, invece, sorprendendoci, che aveva un grande valore.
Lo stesso vale del contrario. Uomini che hanno predicato con fervore determinate verità, le hanno poi disconosciute e disattese quando quelle stesse verità dovevano essere applicate a sé stessi o a qualche loro familiare. Credenti che hanno dimostrato di conoscere bene la materia che stavano predicando, ma che in realtà non erano veramente radicate nel loro spirito e nella loro anima.
Così, quando il tempo e le circostanze di un certo tipo ci mettono alla prova, tutto quello di cui una volta avevamo detto, assume una versione diversa ed opposta.