"Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre".
È una precisazione che suona come una premessa al corpo del messaggio, cioè al momento in cui Giuda entrerà nel merito della sua disputa contro gli apostati.
Ecco perché in questo verso terzo del brano di cui sopra, Giuda fa conoscere con chiarezza ciò che lo ha spinto ad abbandonare un tema gioioso come quello della vita eterna e scrivere una lettera differente da quella che egli avrebbe voluto scrivere.
Ovviamente il cambiamento di rotta non sta a significare che sia stato solo Giuda a cambiare il carattere dello scritto, ma piuttosto che sia stato lo Spirito del Signore che ha guidato Giuda, strumento umano, a scrivere qualcosa di diverso e da lui ispirato. Lo Spirito del Signore ha ispirato gli scritti degli autori sacri a redigere ogni parte delle sante Scritture.
"La fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre" ci ricorda, inoltre, che il canone delle Scritture è completo, che nulla bisogna aggiungere a quello già scritto. Non esistono nuove rivelazioni che vanno ad aggiungersi a ciò che è stato già scritto. E chi pensa di farlo sta minando seriamente qualcosa che Dio ha definito completo, di nulla mancante.