È la traduzione della Bibbia in lingua italiana più conosciuta e utilizzata nel mondo cattolico, approvata dalla Conferenza Episcopale Italiana di cui costituisce la versione ufficiale.
Nella sua prima edizione del 1971, la traduzione CEI prendeva le mosse dalla precedente versione tradotta dai testi originai e commentata a cura di E. Galbiati, A. Penna e P. Rossano del 1963 e costituì un punto di svolta, in quanto per la prima volta l’iniziativa e la responsabilità della traduzione fu assunta direttamente dai vescovi italiani.
Già nella sua prima edizione l’opera si avvalse del lavoro di molti collaboratori.
La versione oggi proposta è quella riveduta e aggiornata, approvata dalla CEI nel 2007; essa è stata pensata anche per l’utilizzo nella liturgia cattolica, cosa di cui a volte si risente eco nella traduzione.
Le caratteristiche principali di questa versione sono le seguenti:
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uno sforzo di rendere i testi in un italiano buono e di facile comprensione, evitando forme arcaiche o desuete e riservando particolare attenzione anche al ritmo della frase, in coerenza con gli usi anche liturgici per cui questa versione è stata pensata;
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una traduzione rivista sulla base dei testi originali secondo le migliori edizioni critiche oggi disponibili; in caso di varianti testuali dubbie, il punto di riferimento principale per le scelte adottate è stato il confronto con la versione greca del LXX (per l’Antico Testamento) e con la Vulgata latina.
Come in tutte le edizioni cattoliche, sono compresi anche i libri apocrifi dell’Antico Testamento (1 e 2 Maccabei, Sapienza, Siracide, Tobia, Giuditta, Baruc e le parti in greco di Ester e Daniele), definiti in tali edizioni come “Libri deuterocanonici”.
Per l’edizione del 2007, il gruppo di lavoro che l’ha realizzata ha chiesto il parere anche della Federazione delle Chiese Evangeliche d’Italia (per il Nuovo Testamento) e della Presidenza dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia (per il Pentateuco).
Ogni sezione e ogni libro è preceduta da un’introduzione e ogni libro è corredato da note esplicative.
Il testo CEI è anche quello utilizzato nelle principali Bibbie di studio cattoliche che traducono dalla lingua originale in cui sono state scritte (generalmente il Francese) solo l’apparato di introduzioni e note; in particolare si segnalano le varie edizioni della Bibbia di Gerusalemme (che recepisce nelle introduzioni e nelle note i nuovi dati acquisiti dopo la scoperta dei manoscritti di Qumran) e la TOB (Traduction Oecumenique de la Bible).