Foreword
Non esiste domanda di maggiore rilevanza per l’umanità, alla quale ciascuno deve poter dare una risposta precisa, di questa: Quali sono le caratteristiche che distinguono coloro che si trovano in uno stato di grazia nei confronti di Dio e che attendono la sua eterna ricompensa? Ovvero, che poi è la stessa cosa: Qual è la natura della vera religione? e quali sono i segni caratteristici di quella virtù gradita agli occhi di Dio? Tuttavia, sebbene l’importanza di una tale questione sia veramente grande e la Parola di Dio ci fornisca una luce chiara e sufficiente per guidarci in tale argomento, non esiste punto più controverso di questo sul quale i cristiani professanti differiscono maggiormente gli uni dagli altri. Ci imbarcheremmo in un’impresa senza fine se provassimo a raccogliere ed esporre tutte le opinioni che dividono il cristianesimo e rendono manifesta la verità dichiarata dal nostro Salvatore: «Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano» (Matteo 7:14).
La riflessione su queste cose mi ha condotto ad un lungo studio dell’argomento in questione, del quale mi sono occupato col massimo della diligenza e dell’attenzione, compiendo le ricerche e le indagini con tutta la precisione di cui sono stato capace. Si tratta, infatti, di un soggetto al quale la mia mente è stata particolarmente intenta, fin da quando iniziai i miei studi teologici. Tuttavia, quanto al “successo” delle mie ricerche, rimetto il giudizio al lettore.
So molto bene che è difficile farsi un’opinione imparziale su un tale soggetto, proprio adesso che ci troviamo in mezzo alla polvere ed al fumo prodotti dall’attuale controversia sorta intorno alle cose di cui tratterò. Così come è difficile “scrivere” in modo imparziale, tanto più lo è “leggere” equanimamente. Molti, probabilmente, si dispiaceranno del fatto che io scarti e condanni apertamente molte cose che riguardano i sentimenti religiosi; mentre, in altri, forse susciterà indignazione e astio scoprire che molto viene da me giustificato ed approvato. Può darsi che altri ancora mi accuseranno di incoerenza poiché approvo alcune cose e, allo stesso tempo, ne condanno altre. Infatti, ho potuto osservare che è sempre stata questa l’obiezione rivoltami da alcuni, fin dalle prime fasi della nostra ultima controversia intorno alla religione. è cosa veramente difficile essere sostenitore appassionato e zelante di quanto c’è stato di “buono” e di glorioso nelle ultime manifestazioni, rallegrandosene molto e, allo stesso tempo, vedere il male e la tendenza perniciosa di quanto c’è stato di “cattivo”, opponendovisi fieramente. Eppure, sono umilmente, ma pur pienamente, persuaso che non saremo mai nella via della verità, né procederemo in modo da piacere a Dio – tendendo al progresso del regno di Cristo – fino a quando non ci comporteremo proprio in questo modo. Infatti, è qualcosa di veramente misterioso che «nella chiesa di Dio» debba coesistere e mescolarsi così tanto bene con così tanto male. Allo stesso modo, è altrettanto misterioso il fatto irrefutabile, che tra l’altro ha impensierito e meravigliato tanti buoni cristiani, che qualcosa di talmente divino e prezioso, come la grazia salvifica di Dio, debba coabitare nel medesimo cuore insieme a tanta corruzione, ipocrisia e iniquità in “un singolo santo”. Eppure, queste cose sono tanto misteriose quanto reali, e non costituiscono per nulla delle novità! Non è affatto nuovo che, in tempi di grande risveglio, la falsa religione prevalga e che, in tali momenti, sorgano, tra i santi autentici, moltitudini di ipocriti. Fu così nel corso della grande riforma e del risveglio religioso che si verificò al tempo di Giosia, come traspare da Geremia 3:10 e 4:3, 4, ed anche dalla grande apostasia che si verificò immediatamente dopo il suo regno. Una cosa simile accadde quando Dio sparse il suo Spirito sui Giudei nei giorni di Giovanni il battista, come si evince osservando la grande apostasia di quel popolo che avvenne tanto rapidamente quanto il generale risveglio e il temporaneo conforto religioso e la gioia di cui godette: «Egli era la lampada ardente e splendente e voi avete voluto per breve tempo godere alla sua luce» (Giovanni 5:35). E così fu anche in quelle grandi commozioni di folla che si verificarono in seguito alla predicazione di Gesù Cristo. Di quei molti che allora furono chiamati, solo pochi erano eletti; di quelle moltitudini che si emozionarono alla sua predicazione – e che in certi momenti sembravano grandemente coinvolte, piene di ammirazione per Cristo ed in preda alla gioia –, solo pochi divennero veri discepoli che sopportarono la violenza delle prove e perseverarono fino alla fine. Molti furono come il «suolo roccioso» o quello “spinoso” e solamente pochi, in proporzione, come il «buon terreno». Di tutto il raccolto, gran parte si rivelò pula che, in seguito, il vento portò via, mentre la parte di grano che si poté conservare fu relativamente piccola. Questo appare evidente dalla storia del Nuovo Testamento e lo stesso fenomeno si verificò nel corso della grande Riforma protestante. Risulta chiaro che, in tempi di grande risveglio, nella chiesa visibile si verifica quanto accade in primavera con gli alberi da frutto: ci sono quantità di gemme fiorite che danno a quegli alberi un aspetto veramente gradevole, e si vede anche la promettente apparizione di piccoli frutti. Ma, molti di questi non proseguono il loro sviluppo, cadono o si seccano e non giungono a maturazione.
Ad ogni modo, non bisogna supporre che sia “sempre” così. Sebbene in questo mondo non si raggiunga mai la perfetta purezza – perché, come un singolo santo non sarà mai pienamente affrancato da una parte di corruzione e nella chiesa di Dio non mancheranno mai degli ipocriti che si confonderanno con i santi –, una religione contraffatta e delle false manifestazioni della grazia si troveranno sempre frammiste alla vera religione e all’autentica santità. Eppure, verranno tempi in cui nella chiesa ci sarà una purezza molto maggiore di quella che si è conosciuta in passato, e questa affermazione è dimostrata dai seguenti testi della Scrittura: Isaia 52:1; Ezechiele 44:6-7,9; Gioele 3:17; Zaccaria 14:21; Salmi 69:32,35-36; Isaia 35:8,10; 4:3-4; Ezechiele 20:38; Salmi 37:9-11, 29. Il motivo principale di questo fenomeno è che, in tali momenti di risveglio, Dio dona al suo popolo molta più luce per poter distinguere tra la vera religione e le sue contraffazioni: «Egli si metterà seduto, come chi raffina e purifica l’argento, e purificherà i figli di Levi e li raffinerà come si fa dell’oro e dell’argento; ed essi offriranno al Signore offerte giuste» (Malachia 3:3). Si confronti questo testo con il versetto 18, che è la continuazione della stessa profezia e riguarda il medesimo tempo felice: «Voi vedrete di nuovo la differenza che c’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve» (Malachia 3:18). Proprio a causa di questa mistura di religione contraffatta ed autentica, non compresa né distinta, il Diavolo ha tratto il massimo vantaggio a capito della causa del regno di Cristo. è chiaro che, servendosi principalmente di questi mezzi, egli è riuscito ad avere la meglio su ogni risveglio religioso, fin da quando la chiesa cristiana venne fondata. In questo modo, egli ha compromesso la causa del cristianesimo, sia nell’èra apostolica che in seguito, molto più di quanto abbiano potuto farlo le persecuzioni e dei Giudei e dei pagani. Gli apostoli, in tutte le loro epistole, dimostrano di preoccuparsi maggiormente di questo, piuttosto che delle persecuzioni. In questo modo Satana pregiudicò la Riforma avviata da Lutero, Zwingli, ecc., per bloccarne l’avanzamento e farla cadere in disgrazia, riuscendo a compiere un danno dieci volte maggiore di quanto abbiano potuto crearne tutte le sanguinose e crudeli persecuzioni operate dalla chiesa di Roma. è così che egli ha avuto la meglio sul risveglio religioso nella nostra nazione. Così riuscì circa cento anni fa a spegnere l’amore della Nuova Inghilterra e derubarle la gioia delle sue nozze. Inoltre, credo di avere avuto sufficienti occasioni per osservare chiaramente che, allo stesso modo, il Diavolo ha avuto la meglio sull’ultimo grande risveglio religioso nella Nuova Inghilterra il quale, all’inizio, era così felice e promettente. è quindi evidente che proprio in ciò è consistito il maggior vantaggio che Satana ha avuto nei nostri confronti: è così che ci ha giocati! è stato ricorrendo a tali mezzi che la figlia di Sion, in questo paese, adesso giace a terra, in una situazione pietosa, con gli abiti strappati, il volto sfigurato, la sua nudità scoperta, gli arti spezzati, rotolandosi nel sangue delle sue stesse ferite, assolutamente incapace di rialzarsi. Tutto ciò è avvenuto solo poco tempo dopo le sue ultime grandi gioie e speranze: «Sion stende le mani... non c’è nessuno che la consoli; il Signore ha comandato ai nemici di Giacobbe di circondarlo da tutte le parti. Gerusalemme è, in mezzo a loro, come una cosa impura» (Lamentazioni 1:17). Personalmente ho visto il Diavolo avere la meglio, nello stesso modo, su due grandi risvegli religiosi in questo paese. Satana continua ad agire con l’umanità così come quando cominciò. Egli ebbe la meglio sui nostri progenitori, causando la loro espulsione dal Paradiso e facendo cessare tutta la loro felicità e gloria, fingendosi amico e pretendendo di offrire loro il modo di raggiungere livelli più elevati di felicità. Così, la perfidia del medesimo serpente, che ingannò Eva con la sua astuzia, ha agito per sviarci dalla semplicità che è in Cristo, privandoci della meravigliosa aspettativa, coltivata fino a poco tempo fa, che nella Nuova Inghilterra la chiesa di Dio potesse godere di una sorta di condizione paradisiaca.
Quando nella chiesa di Dio si manifesta un risveglio religioso, ed appaiono i nemici, chi è impegnato a difenderne la causa è maggiormente esposto proprio in quelle aree in cui è meno sensibile al pericolo. Mentre ci si impegna interamente a fronteggiare l’opposizione aperta e palese, tenendo testa ai nemici che attaccano frontalmente, si trascura di fare grande attenzione a ciò che accade intorno; così il Diavolo colpisce alle spalle e, occultamente, sferra il suo colpo fatale. In tal modo ha la possibilità di colpire nel segno perché agisce indisturbato e senza nessuna opposizione.
Questo è quanto accade sempre nella chiesa quando la religione viene ravvivata in modo evidente, e continuerà ad accadere fino a quando non impareremo a distinguere bene la vera religione dalla falsa e a discernere i sentimenti e le esperienze che procedono dalla salvezza, distinguendoli dalle varie gradevoli manifestazioni e abbacinanti apparenze che ne sono la contraffazione. Molto spesso, le conseguenze di questa mancanza di discernimento sono terribili. è così che il Diavolo gode nell’osservare le moltitudini che, ritenendo di offrire il loro servizio a Dio e di rendergli un culto accettevole, in realtà, fanno cose che egli aborrisce. è così che inganna grandi masse intorno allo stato della loro anima, inducendo le persone a credere di essere qualcuno quando, in realtà, non sono nulla, soggiogandole, così, eternamente; inoltre, egli fa in modo che nella gente si consolidi un tipo di fiducia presuntuosa e falsa che la convince di essere eminentemente santa, mentre, agli occhi di Dio, non è altro che la più vile schiatta di ipocriti. è così che egli indebolisce la forza della religione nei cuori dei santi, l’oscura e la corrompe inquinandola con elementi spurî, porta alla degenerazione i sentimenti religiosi e a volte la fa rimanere, anche per molto tempo, come la manna che imputridì e fu infestata dai vermi; sicché, confondendo le menti dei santi, li spinge in grandi difficoltà e tentazioni e li fa smarrire nella via del deserto in modo da non riuscire più ad orientarsi e trovare la via d’uscita. è così che Satana fortifica potentemente il cuore dei nemici dichiarati della fede, rinforzando le loro mani, fornendoli di armi e consolidando le loro fortezze; mentre, allo stesso tempo, la religione e la chiesa di Dio rimangono alla loro mercé, come delle città senza mura. è così che egli fa in modo che gli uomini operino iniquità sotto la parvenza del servizio divino e continuino a peccare senza ritegno, con slancio, zelo e con tutte le loro forze. è così che perfino chi è favorevole alla religione, a sua stessa insaputa e pur credendo di operare in favore della promozione e del progresso del regno di Dio, si ritrova a compiere l’opera del nemico e a distruggere la religione con maggior efficacia di quanto lo facciano gli stessi avversari dichiarati. è così che il Diavolo disperde il gregge di Cristo e lo divide, mettendo i cristiani l’uno contro l’altro, inasprendone gli spiriti con il pretesto del santo zelo, e la religione stessa, piano piano, degenera in vane dispute. Nel corso delle lotte, Satana porta entrambe le parti lontano dalla retta via, spingendole a grandi estremismi sia a destra che a sinistra, secondo le loro inclinazioni, finché la via giusta, che sta nel mezzo, viene quasi del tutto trascurata. Tutta questa confusione offre al Diavolo grandi opportunità per ben curare i propri interessi, per rafforzare le proprie posizioni in mille modi e per controllare ogni situazione secondo la propria volontà.
Infine, la peggiore conseguenza di tali contraffazioni che si verificano quando non vengono distinte dalla vera religione, è che la mente del popolo di Dio in generale diviene confusa, disorientata, incapace di comprendere, e molte persone sono trascinate nel dubbio perfino a riguardo della religione stessa. In tal modo l’eresia, l’infedeltà e l’ateismo prevalgono grandemente.
Pertanto, spetta a noi, e con una grande urgenza, impiegare tutte le nostre forze per discernere chiaramente e stabilire bene in cosa consista la religione autentica. Fino a quando ciò non sarà fatto, dobbiamo aspettarci che ogni risveglio religioso abbia breve durata e dovremo aspettarci molto poco da tutti i nostri accesi dibattiti, dalle conversazioni e dai nostri scritti, perché non saremo giunti ad individuare chiaramente e distintamente per cosa combattere.
Con il presente trattato mi sono prefisso di dare il mio modesto contributo in questo senso e di impiegare tutte le mie forze (per quanto siano poche) per raggiungere questo scopo. Bisogna notare che si tratta di qualcosa di diverso da quanto ho pubblicato in passato, dove mostravo i segni caratteristici di un’opera dello Spirito di Dio, in cui trattavo sia delle operazioni comuni dello Spirito Santo sia di quelle straordinarie. Ciò che adesso cerco di fare è mostrare la natura e i segni delle operazioni dello Spirito di Dio “che procedono dalla grazia” e che possono essere distinte da tutto ciò che non possiede nulla di divino. Se riuscirò a raggiungere il mio scopo, in qualche minima misura, spero che ciò gioverà al progresso e all’interesse della religione. Se contribuirò a fare un po’ di luce su questo argomento, o se non l’avrò fatto, o, comunque, se i miei tentativi saranno biasimati, in tempi così insidiosi e critici, spero tuttavia che, nella misericordia dell’Iddio giusto e pieno di grazia, sia almeno accettata la sincerità dei miei sforzi; e spero anche nell’imparzialità e nelle preghiere dei veri seguaci del mansueto e amorevole Agnello di Dio.
L'autore